A CASA BORRELLI OGNI GIOVEDI’ SI COMPRA IL PEPE…

Dopo sei anni ormai l’ex stazione della circumvesuviana di Boscotrecase versa in una condizione di degrado totale. L’abbandono a cui è stata condannata l’ha trasformata da struttura pubblica a discarica abusiva. Ad oggi, dopo il primo tentativo di liberazione da parte della popolazione boschese nel 2011, dopo le svariate richieste presentate e una raccolta di circa 1000 firme per l’autogestione dal basso degli spazi della stazione, il sindaco Borrelli ha deciso di affidare la struttura a due associazioni  libera (ma non si occupava del recupero degli stabili sequestrati alla camorra?) e legambiente ( appoggio istituzionale allo scempio ambientale in atto), che per giunta sul territorio non hanno mai lavorato, fregandosene altamente dei progetti e delle richieste dei suoi concittadini. Secondo il sindaco le due associazioni si sarebbero offerte di assumersi le spese della ristrutturazione in cambio dello stabile. Ma la questione economica è un finto problema, infatti, ricordiamo nuovamente agli amministratori locali, che nel 2012 l’ex asilo nido di piazza Vargas a Boscoreale venne completamente ristrutturato in pochi mesi dal basso dalla popolazione affidandosi esclusivamente sull’autofinanziamento senza alcuna sovvenzione da parte del comune. Lo stabile fu bonificato e venne creato, al suo interno, un centro sociale, culturale e politico che portò nei fatti luce e socialità in una piazza da anni cupa e desolata. La Borrelli, negli ultimi quattro giovedì, con una finta apertura nei confronti delle esigenze e desideri degli abitanti di Boscotrecase non  ha fatto altro che “mandarci a comprare il pepe” ribadendo incontro dopo incontro che non si poteva fare nulla, non aveva avuto ancora notizie da queste fantomatiche associazioni interessate allo stabile. Da buon Padrone del paese ha quindi deciso nei fatti di continuare a sottrarre agli abitanti vesuviani, che si sarebbero accollati tutto sulle loro spalle, uno spazio di socializzazione collettiva. Il movimento difesa del territorio area vesuviana-antifascisti vesuviani dopo anni che si è battuto con i corpi e con le menti contro la devastazione, l’annientamento e la messa a profitto del territorio e della vita, per il cui impegno ancora subisce la mannaia repressiva di uno stato fascista che tenta giorno dopo giorno di annullare il dissenso sempre più dilagante nel paese a colpi di “giustizia”, non ci sta. Risponderemo a questo sopruso con un percorso di bonifica autorganizzato dal basso, che parta dal recupero, riappropriazione e rivalorizzazione della stazione di Boscotrecase e si ramifichi in un discorso più ampio di bonifica che preveda in un territorio martoriato dall’inquinamento generalizzato (vedi ad es.: discarica cava sari, discariche abusive nonché l’amianto disseminato nelle terre e lungo le strade), oltre al recupero degli spazi inutilizzati e lasciati a marcire per fini sociali ed abitativi, la possibilità di recupero delle terre abbandonate come possibilità di lavoro e sottrazione allo sversamento abusivo, il diritto all’insolvenza della TARES, l’affermazione del diritto alla sanità gratuità e un reddito incondizionato e universale che permetta a tutti di vivere liberi dallo sfruttamento e dal ricatto lavorativo costruendo così una società basata sulla realizzazione dei bisogni-desideri e non sull’austerità, i sacrifici e la precarizzazione dell’esistenza.

NOI ABBIAMO GIA’ PAGATO ADESSO TOCCA A VOI!!!

ASSEMBLEA PUBBLICA

SABATO 22Feb ORE 17.00 PIAZZA G.MATTEOTTI EX CIRCUMVESUVIANA BOSCOTRECASE

       a seguire CENA SOCIALE  E  MUSICA POPOLARE CON I LUNA JANARA

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Per la bonifica del territorio vesuviano e campano, contro il commissariamento per le bonifiche, contro ogni legge di emergenza, per la cancellazione del piano regionale dei rifiuti, contro discariche ed inceneritori, per il recupero totale a freddo della materia, contro qualsiasi recupero energetico dai rifiuti e dalle biomasse, agli sversamenti tossici, per l’individuazione dei suoli inquinati sull’intero territorio campano, contro la speculazione ambientale, per la sanità gratuita, per un reddito di esistenza.

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