L’area vesuviana si delinea sempre più come un territorio da spolpare – vessato dalla politica clientelare, dalla devastazione ambientale, dalla precarizzazione esietenziale e dall’assenza assoluta di lavoro – in cui è sempre più palese la strategia di chi – soffocando ogni spinta e crescita culturale e scardinando ogni possibile logica collettivistica a favore dell’isolamento dell’individuo – decide raggiungere il massimo profitto drenando tutto il possible dalla popolazione, in un tragico connubio tra politica/camorra/ imprenditoria. L’abbiamo vissuto con l’affaire cava Sari ,una delle tante discariche illegali installata manu militari che ha detratto terreni fertili ai contadini facendo schizzare alle stelle le morti per tumore ed inquinando ad oltranza le falde acquifere con il silenzio assenso di ex sindaci in papalina , politici e neo commissari. L’unico vero dato di fatto, ad oggi, è che invece della bonifica ad horas delle cave, quest’estate abbiamo potuto assistere a roghi di rifiuti,più tossici e meno tossici, in tutto il comprensorio vesuviano ed ad un aumento esponenziale della tarsu anche se, a vista d’occhio, la raccolta differenziata è sempre più inconsistente e mal gestita (ma la ditta Ambiente Reale spadroneggia alla grande,millantando risultati da Comune Riciclone). Il salasso è estendibile alla depurazione inesistente (a che punto sono I lavori depuratore foce sarno?), al lavoro(fabbriche che continuano a chiudere), ai trasporti (spostarsi dalla periferia è diventato praticamente impossibile sia per I costi che per il numero delle corse ), alla salute (non resta un unico ospedale funzionante, nonostante la mega truffa del “nuovissimo” ospedale di Boscotrecase,chiaramente in odore di camorra), alle infrastrutture (ponte di via Sepolcri). L’intero sud italia è in una situazione disastrosa create artatamente per spingere giovani e meno giovani ad emigrare. Dalla impellente necessità di far sentire la nostra voce e dalla voglia di contrapporsi allo status quo, il 2 Giugno, un gruppo di attivisti provenienti da varie realtà, ha deciso di occupare, dal basso, uno dei tanti spazi abbandonati al degrado purtroppo presenti nell’area, e di restituirlo alla legittima proprietaria:la popolazione tutta! Con la nascita di CentroSociale Occupato Autogestito Asilo 45, per la prima volta in questa zona,si è riuscito a creare uno spazio di aggregazione in cui poter discutere, confrontarsi, rilanciare vertenze e vivere una realtà collettiva fuori da ogni logica che ci vede costretti ogni giorno costretti a pensare perdendo ogni libertà personale/politica.In tutto questo marciume, quanto questa voce fuori dal coro poteva però essere lasciata libera e indisturbata d’agire? Dopo neanche 3 mesi di occupazione la mannaia repressiva, messa in atto dalle forze dell’ordine con la complicità/minaccia delle istituzioni locali, ha cercato di soffocare i nostri intenti, utilizzando ogni mezzo possibile per intimorire chi porta avanti questo percorso a testa alta. Denunce per aver liberato lo stabile, posti di blocco con perquisizioni senza motivo, vera e propria diffamazione utilizzando una stampa totalmente asservita al potere tanto da inventare fantomatici sgomberi e sopralluoghi delle forze dell’ordine ;tutto per far credere alla cittadinanza chissà cosa nascondessimo o quali affari loschi portassimo avanti!Fin’ora il posto ha vissuto di assemblee pubbliche e dibattiti su tematiche che vanno dai problemi ambientali, all’antifascismo, alla salute, al lavoro, al reddito, alla cultura libera e per tutti/e ed ancora di iniziative ludiche per bambini, della bonifica della struttura e della riqualifica della piazza e delle aiuole, della nascita di una web radio come punto di informazione alternativa, di concerti ,promuovendo anche gruppi emergenti e cantautori del territorio, di proiezioni di film e documentari, delle presentazioni di libri, della rivalutazione di prodotti tipici, di tornei di calcio da strada promuovendo lo sport per tutti/e non assoggettato a logiche capitalistiche prediligendo le squadre popolari, e ancor di più si uniranno la formazione di banchetti informativi, di un consultorio autogestito, di un doposcuola per i bambini, di una palestra e di una biblioteca popolare, di corsi di musica e pittura e di un giornale di controinformazione .La nostra scelta di essere un centro sociale, e così il nostro intent, non e quello di offrire servizi ma costruire con una partecipazione sempre più allargata , momentidicrescita e contrapposizione collettiva che si rifacciano sempre ad una politica dal basso basata sull’autorganizzazione, eludendo le strutture preimpostate e gerarchiche che calano decisioni dall’alto, come quelle associazionistiche e dei partiti politici.Proprio questi ultimi , che cominciano a far magicamente capolino tra la gente solo in periodi di campagna elettorale, cercando di scovare il più possibile bacini di voti per accrescere il proprio potere, nel modo più subdolo, presentandosi come gli amici della porta accanto, hanno cercato più volte di mettere le mani in pasta in questo progetto.Siamo e saremo sempre aperti al dialogo, ma sia ben chiaro che mai scenderemo a nessun compromesso; oggi più che mai rivendichiamo la nostra totale autonomia da ogni partito o forma istituzionale che sia.
GLI ATTACCHI REPRESSIVI NON CI FERMERANNO RIBELLARSI E’ GIUSTO ED IL MOMENTO E’ORA
LOTTIAMO TUTTI/E PER CAMBIARE QUESTO STATO DI COSE
NON UN PASSO INDIETRO
C.S.O.A. ASILO 45 R-ESISTE
Invitiamo tutti e tutte a partecipare alle assemblee del lunedì e del martedì, alle ore 21.00.